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Semicitazione
Spesso le controversie legali insorgono a causa di una scarsa conoscenza delle norme giuridiche che regolano la nostra vita, portando la persona a compiere, o a non compiere, determinati atti che avranno come esito l'insorgere di una lite giudiziale (e spesso, neppure solo giudiziale).
Le aree in cui questo accade più spesso sono:
Tutti i problemi sopra evidenziati, e tanti altri ancora, potrebbero ragionevolmente essere risolti prima che si verifichi il peggio. Con una strategia accorta e studiata appositamente sul singolo, sulle sue esigenze e sulle esigenze della sua famiglia, si potrebbero adottare le soluzioni più adatte tra quelle che l'ordinamento giuridico offre.
Ad esempio, si potrebbe pianificare il subentro generazionale nell'attività di impresa familiare; oppure si potrebbe disporre un testamento che, grazie alla pregevole redazione che tenga conto, tra le altre cose, delle quote di legittima, limiti la possibilità che un erede "agguerrito" possa impugnarlo con successo; oppure si potrebbe scegliere un certo tipo di società rispetto ad un altro per esercitare la propria attività imprenditoriale; o ancora si potrebbero creare dei patrimoni i cui proventi vadano a tutelare i nostri nonni o i nostri figli minori.
Il diritto è una materia estremamente complessa e intricata. Il nostro legislatore è sempre molto prolifico pertanto è veramente un'impresa rimanere aggiornati costantemente in merito alle riforme, agli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali. E' per questo che il percorso per diventare avvocato è così lungo e irto di ostacoli, in quanto solamente in questo modo il giurista riesce ad acquisire la forma mentis necessaria per affrontare ogni tematica giuridica si presenti.
Nelle pagine del sito dedicate alle domande frequenti, trovi diverse indicazioni operative utili e immediate.
Se le informazioni che trovi non risolvono i tuoi dubbi non esitare a scrivere una mail all'indirizzo info@latuaconsulenzalegale.it
Talvolta è possibile evitare che insorga una lite, nel senso tecnico - giuridico del termine (ossia evitare di andare dal Giudice), accordandosi direttamente con la controparte. Questo accordo al fine di impedire che una delle parti possa sottrarsi a quanto promesso e decidere di andare comunque in giudizio, deve contenere una transazione.
La transazione è un istituto tipico (ossia è previsto nel nostro codice civile agli artt. 1965 ss. C.C.) che, quando accettato e sottoscritto dalle parti, previene una lite che potrebbe insorgere oppure mette fine a una lite già in corso.
Se vuoi saperne di più su questo tipo di contratto trovi maggiori informazioni alla sezione dedicata.
Talvolta è obbligatorio rivolgersi all'Autorità Giudiziaria (ossia al Giudice). Questo obbligo viene imposto dalla legge e nasce quando:
a) i diritti di cui si tratta sono talmente delicati da essere ritenuti, dallo stesso legislatore, indisponibili (cioè nessuno, fuorché l'autorità giudiziaria, può disporne, compreso il titolare). Esempio classico avviene con la separazione e il divorzio quando sono presenti figli minorenni o beni immobili.
In questo caso, è possibile procedere con un divorzio consensuale (ossia entrambi i coniugi sono concordi nel porre fine alla loro relazione) o con un divorzio giudiziale (ossia solo uno dei coniugi vuole porre fine alla relazione) e si presenta apposito ricorso al Tribunale per chiedere di disporre nel merito.
E' importante sottolineare che in Italia, a differenza di altri sistemi giuridici, il consenso dell'altro coniuge non è condizione necessaria per chiedere e ottenere il divorzio (giudiziale);
b) oppure quando è impossibile trovare un accordo tra le parti e pertanto si ricorre al Giudice affinché decida nel merito.
Un esempio tipico avviene quando due soggetti stipulano un contratto per l'acquisto di un bene. Il compratore versa il denaro al venditore e il venditore invia la merce. Quando il compratore apre il pacco si accorge che il bene ha molti difetti che ne pregiudicano l'uso, informa il venditore del problema chiedendo la restituzione del denaro. Il venditore si rifiuta e sostiene che è stato il compratore a rovinare la merce. Nessuno dei due vuole cedere, e pertanto l'unica soluzione è rivolgersi al Tribunale o al Giudice di Pace (dipende dal valore della merce) che emetterà la sentenza.
Salvo casi particolari espressamente previsti dalla legge, generalmente per ricorrere in giudizio è necessaria l'assistenza di un legale che si occupi della controversia.
L'assistenza giudiziale è attività esclusiva dell'avvocato (ossia solo un avvocato può farlo), la quale pone in capo al professionista una serie di doveri e di diritti. Il diritto più noto che sorge in capo all'avvocato è quello di percepire il compenso per l'attività svolta.
In considerazione che proprio il compenso rappresenta uno dei fattori che il cliente tiene, doverosamente, in considerazione, potete visitare la sezione dedicata per capire quanto un avvocato può chiedervi e quali sono i vostri diritti e doveri.
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